Le aziende italiane, per poter rispondere adeguatamente agli obblighi previsti dall’art. 41 D.lgs 81/2008, hanno bisogno del supporto di un medico competente, specializzano nel settore del lavoro.  

Non ottemperare agli obblighi rappresenta un grave rischio per i datori di lavoro e per le aziende. Scopriamo quindi cos’è la sorveglianza sanitaria obbligatoria e cosa comprende, per poter conoscere e attivare le procedure utili in materia di sicurezza sul lavoro. 

Accertamento preventivo o periodico 

Parliamo di sorveglianza sanitaria obbligatoria: trattasi di una valutazione di idoneità del lavoratore, svolta dal medico del lavoro. Il medico deve accertare che il dipendente goda delle condizioni di salute necessarie allo svolgimento dei suoi incarichi. 

La valutazione può essere di due tipologie: 

Libretto sanitario di rischio 

Una volta concluse le analisi previste dal piano di sorveglianza sanitaria obbligatoria, il medico rilascia il certificato di idoneità, corredato da eventuali limitazioni utili a escludere incidenti futuri.  

L’azienda è tenuta a generare un libretto sanitario di rischio, aggiornato periodicamente dal medico del lavoro e contenente tutti i dettagli relativi agli accertamenti svolti.  

Sorveglianza sanitaria: quando viene eseguita e cosa comprende? 

La sorveglianza sanitaria obbligatoria deve essere svolta in tutti i casi previsti dalla normativa, dalle direttive europee e dalle indicazioni rilasciate dalla Commissione Consultiva. Gli accertamenti devono essere tenuti anche nel caso vengano richiesti dal lavoratore stesso. 

Il piano di sorveglianza sanitaria obbligatoria, inoltre, include visite mediche:  

Tali visite, però, non possono essere effettuate in fase di preassunzione o per accertare uno stato di gravidanza.  

Oltre alla gestione della sorveglianza sanitaria obbligatoria, quali sono gli altri incarichi del medico del lavoro? Scopriamo di più.